Post Gp Ungheria F1 2025

Il Gran Premio d’Ungheria 2025 all’Hungaroring è stato un capitolo fondamentale nella lotta per il mondiale, con Lando Norris che ha conquistato la vittoria al termine di una gara intensissima, battendo il compagno di squadra Oscar Piastri per appena sette decimi di secondo. Una vittoria dal sapore speciale: non solo riapre la battaglia in classifica, riducendo il distacco da Piastri a soli 9 punti, ma rappresenta anche il 200º successo nella storia della McLaren in Formula 1, un traguardo simbolico per la scuderia di Woking.

La corsa è stata un concentrato di tensione strategica e duelli ravvicinati. Norris ha scelto una strategia a una sola sosta, passando dalle gomme medie a quelle dure e gestendole fino alla bandiera a scacchi. Piastri, invece, ha puntato su due pit stop, rimontando nel finale con gomme più fresche. La differenza di approccio ha acceso la parte conclusiva della gara: negli ultimi giri l’australiano ha tentato il sorpasso decisivo in staccata alla curva 1, ma un bloccaggio lo ha tradito e ha consegnato la vittoria a Norris.

Il podio è stato completato da George Russell con la Mercedes, terzo a oltre 21 secondi, seguito da Charles Leclerc (Ferrari) in quarta posizione e Fernando Alonso (Aston Martin) quinto. Proprio Leclerc aveva iniziato il GP dalla pole position, ma il degrado gomme e un telaio non perfetto hanno penalizzato la sua gara. Nel primo stint ha retto bene, ma non ha potuto contenere il ritmo superiore delle McLaren e ha perso il podio a favore di Russell.

Le interviste post-gara hanno offerto uno spaccato molto interessante. Norris, raggiante per la vittoria e per aver battuto il compagno, ha commentato: «Abbiamo spinto al massimo per tutta la gara, fino all’ultimo giro. Vincere così è incredibilmente gratificante, e farlo per il 200º successo della McLaren lo rende ancora più speciale». Piastri, dal canto suo, non ha nascosto un pizzico di frustrazione: via radio aveva dichiarato senza giri di parole «Non mi interessa stare dietro a Leclerc, voglio solo battere Lando», un messaggio che la dice lunga sulla rivalità interna al team. In conferenza ha spiegato: «Ho provato a forzare l’attacco, ma ho commesso un errore in frenata. Ci ho provato, e credo fosse l’unica chance che avevo. Non sono contento, ma siamo ancora lì in campionato».

Un’altra voce pesante è stata quella di Lewis Hamilton, che dopo una gara anonima chiusa al 12º posto ha ammesso tutta la sua delusione: «Mi sento assolutamente inutile. Amo ancora questa squadra e la Formula 1, ma così è dura». Parole che hanno alimentato le speculazioni sul suo futuro in Ferrari e in F1, soprattutto dopo settimane già difficili per il sette volte campione del mondo.

Dal punto di vista tecnico, l’Hungaroring ha messo in evidenza la capacità della McLaren di adattarsi: con due strategie opposte, entrambe efficaci, la squadra ha dimostrato di avere un pacchetto superiore sia in termini di gestione gomme sia di passo gara. La scelta di Norris di andare lungo con le dure è stata rischiosa ma vincente, grazie a un’eccellente gestione della trazione nelle curve lente e della temperatura degli pneumatici. Piastri, pur con gomme più fresche, non ha trovato il margine necessario per superare un compagno impeccabile nella difesa. Ferrari, invece, ha confermato il proprio andamento altalenante: veloce in qualifica con Leclerc in pole, ma meno consistente in gara, incapace di mantenere il ritmo sul degrado. Mercedes, al contrario, ha capitalizzato una strategia pulita con Russell, conquistando un podio prezioso in ottica campionato costruttori.

Con questa vittoria, il mondiale piloti si riapre completamente: Norris si porta a -9 da Piastri con 10 gare ancora da disputare, mentre McLaren rafforza ulteriormente la propria supremazia nei costruttori. Ma più ancora dei punti, è la tensione interna al box arancione a catturare l’attenzione: i due piloti si rispettano, ma non si nascondono più. La radio di Piastri e la determinazione di Norris mostrano chiaramente che la seconda parte del 2025 sarà una sfida tutta interna, con rischi di scintille sempre più forti.

Il GP d’Ungheria 2025 verrà ricordato non solo per il traguardo storico della McLaren, ma anche per essere stato il crocevia di un mondiale che ora è una questione di nervi, gestione delle pressioni e abilità pura in pista tra due compagni di squadra diventati acerrimi rivali.

Crea il tuo sito web con Webador