Analisi di metà stagione di Formula 1 ( Pt.2 )

Benvenuti nella seconda parte dell'analisi di metà stagione. Partiamo con Mercedes. La Mercedes non ha avuto una stagione costante. All'inizio la Mercedes era a combattere costantemente con Max Verstappen, Leclerc e Norris quasi sempre con Russell. L'apice di questa stagione da parte della casa tedesca è avvenuta in Canada, dominando l'intero week-end, vincendo con Russell e arrivando terzo con Kimi Antonelli. Dopo quel Gran premio, sono entrati in un tunnel dove per adesso ne è uscito solo Russell facendo terzo in Ungheria. Quello che ancora vede nero è Antonelli. In Belgio, per lui, è stato il peggior week-end. Eliminato sia in Sprint Qualifying che in Qualifica in Q1 e in gara sprint non superando quasi nessuno e in gara passando 2 piloti. Diciamo che è anche un rookie e deve imparare molto.

Passiamo alla Williams. La Williams ha ottenuto fino ad ora una stagione al di fuori delle aspettative. Ha dimostrato di essere una macchina che non ha difficoltà ad entrare in top 10. Per quanto riguarda tra i piloti c'è una netta differenza. Quest'anno i fan di Formula 1 si aspettavano un Carlos Sainz capace di stare sempre vicino ad Albon ma non è stato così. Sainz si è dimostrato molto in difficoltà con la sua FW47. Stessa cosa non si può dire di Albon. Secondo il mio punto di vista, Albon ha fatto la sua miglior stagione finora. Ora in campionato piloti si trova ottavo, e sembra avercelo in pugno per questa stagione.

La Racing Bulls quest'anno ha stupito tutti, sopratutto con i piloti, e con la macchina. Il pilota migliore fra i due è stato sicuramente Hadjar, che dopo l'errore durante il giro d'informazione a Melbourne, il pilota francese ha saputo mostrare la sua qualità. Parlando di Lawson, dopo l'uscita in Red Bull, ha continuato a fare gli stessi risultati che faceva lì. Tutto è cambiato in Austria, dove da lì in poi sarebbe sempre entrato in zona punti, tranne il GP di Silvestorne dove si ritirò. 

Adesso passiamo ad Haas. La Haas non si sta vivendo una stagione altalenante, tra risultati magici e rimonte pazzesche come quella di Bearman in Cina a Shanghai, ma anche risultati che la Haas vede spesso. C'è da dire che i due piloti si stanno comportando bene. Da una parte abbiamo Esteban Ocon, ormai veterano della F1 con 9 stagioni compiute. Dall'altra parte un rookie di vent'anni, nominato prossimo pilota Ferrari da molti. Ocon non è molto costante e si ritrova sempre a lottare a ridosso della top 10. Bearman invece alcune volte sta dietro Ocon per la troppo poca esperienza, ma alcune volte va pure in top 10. 

 

 

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